Brunello di Montalcino "Le Presi" di Gianni Fabbri 2008

Il Brunello di Montalcino è considerato una delle migliori denominazioni italiane. Situato nella Toscana centro-meridionale sotto il Chianti, i vini del Brunello di Montalcino DOCG sono fatti di un clone di Sangiovese chiamato "brunello", che significa "piccolo scuro", un riferimento ai toni marroni nella buccia dell'uva. A differenza di alcune denominazioni toscane che consentono di assemblare altre uve con il Sangiovese, il Brunello di Montalcino è interamente Sangiovese. La stessa Montalcino è una pittoresca cittadina collinare non particolarmente nota per la produzione di vino fino alla metà del XIX secolo, quando un proprietario di un vigneto locale isolò il clone di Brunello e lo piantò. Altri coltivatori hanno seguito l'esempio. Tuttavia fu solo negli anni '70 che gli appassionati di vino iniziarono a prestare attenzione al Brunello di Montalcino, che ormai stava diventando un vino eccezionale. Oggi ci sono 120 tenute nella DOCG, rispetto alle circa 25 tenute nel 1975. I Brunello in generale sono vini più grandi, più scuri, più tannici e più potenti dei Chianti o della maggior parte degli altri Sangiovese. Per legge devono essere invecchiati per quattro anni, e due di quegli anni devono essere in botti di legno.