Accoglienza e visita delle cantine
Da Krug tutto ruota attorno alla precisione, alla storia e a una particolare comprensione delle singole uve, e lo si percepisce dal primo istante in cui si varca la soglia.
Come da tradizione, la visita è iniziata con un bicchiere dell’ultima edizione di Grande Cuvée, oggi la 173ème Édition. Poi siamo scesi nelle cantine storiche, dove abbiamo visto sia le scorte attuali che l’impressionante “biblioteca” di bottiglie che copre decenni.
Sebbene Krug utilizzi ancora le cantine di Reims, gran parte della produzione si è spostata nel nuovo e moderno impianto ad Ambonnay, inaugurato nel 2025..
Musica, uve e comprensione
Nella sala degustazione di Krug ci attendeva una delle esperienze più caratteristiche della Maison: la degustazione con musica. Sono stati suonati tre brani diversi—uno per lo Chardonnay, uno per il Pinot Noir e uno per il Pinot Meunier.
Non si trattava di un semplice espediente, ma di uno strumento per comprendere il carattere individuale delle uve e il modo in cui poi si fondono nella Grande Cuvée.
Degustazione dell’annata 2008
A seguire, una degustazione di alcune delle bottiglie più ricercate della Maison:
Krug Clos du Mesnil 2008
Krug Vintage 2008
Grande Cuvée 164ème Édition (basata sul 2008)
Un’occasione rara per assaggiare diverse espressioni di un’annata che Krug considera tra le migliori dei tempi recenti. Ecco le mie note di degustazione:
Krug Clos du Mesnil 2008
Clos du Mesnil 2008 appare già come un vino eccezionale, anche nella sua giovinezza. Una combinazione di precisione cristallina, mineralità calcarea e un’eleganza quasi senza peso. La trama è fine e tesa, ma profondamente raffinata. Una calma monumentale pervade il vino, e tutto è perfettamente al suo posto, senza alcun accenno di sforzo.
È facile immaginare le vette che potrà raggiungere nei prossimi decenni.
Krug Vintage 2008
Tra i tre vini, il Krug 2008 è quello che rimane più chiuso. La struttura è impressionante, ma l’espressione è tesa, focalizzata e chiaramente in una fase giovanile. Promette molto, ma richiede tempo per svelare tutti i suoi strati—acidità, tensione e profilo fresco indicano un enorme potenziale di invecchiamento.
Un vino che potrà diventare leggendario, ma che oggi mostra più profondità promettente che fascino completamente sviluppato.
Krug Grande Cuvée 164ème Édition
(basata principalmente sull’annata 2008)
La 164ème Édition è attualmente uno studio sull’equilibrio perfetto. Il profumo è cristallino, dettagliato e impeccabilmente armonioso—un’espressione aromatica che rappresenta quasi l’ideale di ciò che la Grande Cuvée può essere. Al palato offre sia grande piacere che profondità, con una trama che si trova al suo apice.
Pur essendo sublime già oggi, è chiaro che ha molti anni davanti a sé. Un vino che mostra il meglio sia della filosofia Krug sia dell’eccezionale base del 2008.
Quando tempo e formato della bottiglia lavorano insieme
A pranzo siamo stati deliziati da un ex-chef del ristorante tre stelle Michelin L’Assiette Champenoise, che ha servito un menu sublime accompagnato da una serie di bottiglie indimenticabili:
Krug Rosé 29ème Édition
Grande Cuvée 170ème Édition (magnum)
Grande Cuvée 22ème Édition (magnum)
Sono state servite diverse edizioni di Grande Cuvée e Krug Rosé, ognuna con età diversa. Molte bottiglie erano in formato magnum, sottolineando nuovamente l’importanza del formato nello sviluppo del vino.
In magnum i vini risultano più freschi, profondi e armoniosi, con un’evoluzione più lenta che aggiunge complessità. Un chiaro esempio di come i blend di Krug raggiungano il loro massimo quando il tempo e il formato lavorano insieme.
Visita al Clos du Mesnil
Dopo pranzo ci siamo diretti verso Mesnil-sur-Oger, dove si trova l’iconico Clos du Mesnil. Siamo stati accolti con un bicchiere di Clos du Mesnil 2009, prima di passeggiare nella vigna e visitare la piccola cantina dedicata esclusivamente a Clos du Mesnil e alle parcelle di Chardonnay più vicine.
La visita da Krug ha confermato ancora una volta perché la Maison sia una delle più affascinanti e intransigenti della Champagne. La combinazione di storia, artigianalità, innovazione e profondo rispetto per ogni uva rende ogni bicchiere un’esperienza.
Sono ripartito con rinnovata ammirazione, maggiore comprensione e la forte sensazione che Krug avesse ancora una volta lasciato un’impressione profonda. Un luogo dove non vedo l’ora di tornare.
